Scritto da anita51 il novembre 17th, 2004 | Leave a comment


La comunità punk da oggi ha un nome, un manifesto e un obiettivo.
Probabilmente infondere un po’ di cultura alla massa stolta. E questo alla fine è un bene.
Chissà se i punk che girano a verona sanno qualcosa del movimento punk near-77.
Chissà se conoscono anche i Clash oltre ai Sex Pistols.
Bah!
Questo volantino attaccato abusivamente in via Leoncino dimostra una certa intelligenza.
Ne sono felice.
Comunque il mio alter ego punk ha voglia di apparire e si veste con capi inutili.
(i capi inutili sono capi che non ha senso indossare perché non hanno nessuna concreta utilità per esempio cappelli e sciarpe quando la temperatura è perfettamente sopportabile, cinture senza cui i pantaloni stanno su da soli, polsini e scaldamuscoli, magliette a maniche corte sopra magliette a maniche lunghe, cravatte ecc…
Ora, tutti noi indossiamo spesso almeno uno di questi capi perché vivacizza il nostro abbigliamento. Lo faccio anch’io e non ho nulla contro chi lo fa.
La cosa diventa negativa quando i capi oltre a essere inutili diventano stupidi)
Il mio alter ego punk si veste con pantacollant neri e una specie di gonna-fascia di 10 centimetri di larghezza. A che serve? Probabilmete a risvegliare nell’animo maschile il sentimento del vedo/non vedo.


fine delirio


baci a tutti












Categories: primo diario dalla camera oscura |

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