Scritto da anita51 il dicembre 8th, 2004 | Leave a comment

Questa sera si è svolta una cena di socializzazione tra liste. Stavo andando in bici ma a metà strada la ruota dietro si è completamente bloccata e ho dovuto chiamare aiuto.


[Mio fratello si è chiesto perché via XX settembre sia un luogo malfamato. L’ha definita una via folkloristica.]


È stata una serata divertente passata a giocare a tabù (gioco troppo celebrale per me) e fare scommesse su chi verrà eletto (un pronostico più terrificante dell’altro).


 


Domani tornerò tristemente a scuola (i miei amici ormai ex, la faccia pallida di Alex e tutti i personaggi che popolano la mia vita).

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Ieri mattina mi hanno svegliato i Pogues
Scritto da anita51 il dicembre 4th, 2004 | Leave a comment

Ieri mattina mi hanno svegliato i Pogues… ne avevo bisogno. Sunnyside of the street mi infonde tranquillità. E ieri ne avevo bisogno perché ero un po’ agitata. Assembela Elettorale.
Non ho fatto colazione.
La giornata era un po’ uggiosa ma fa lo stesso.
Fuori dall’estravagario, dopo l’arrivo dei miei compagni di lista, saltello baldanzosa distribuendo volantini.
Nell’ingresso ripassiamo mentalmente il discorso e socializziamo con le altre liste.
Dentro al teatro la fame comincia a farsi sentire e recupero una crostatina al cioccolato a cui riesco a dare solo due morsi perché poi mi si strozza in gola.
Cerco dell’acqua ma è gia il momento di salire.
Il discorso va bene.
Dopo il discorso vengono i video e il nostro riceve abbastanza consensi (risultato molto buono se consideriamo che era stato montato solo il giorno prima… dalle 15.00 all’1.30).
Poi viene il dibattito.
La demenza di alcune liste è evidente. Tra chi non propone niente perché tanto sono cose irrealizzabili (bene, se questo è il punto di partenza, andremo lontano!) e chi pensa che comitato studentesco e consulta provinciale siano la stessa cosa, ce n’è per tutti i gusti.
Ma come mi hanno detto, la massa è stolta e vota a caso.
Io spero! Spero che qualcuno della mia lista venga eletto… non importa chi.
Oggi sono tristemente tornata a scuola.
I miei amici, che ormai considero ex, ieri sono, ovviamente, rimasti a casa a dormire.
Non mi hanno nanche chiesto come è andata. Ma non mi importa: probabilmente hanno fatto meglio a stare zitti.
L’unico dialogo construttivo l’ho avuto con Alex.
Gli ho chiesto se anche stamattina aveva vomitato.
A ricreazione sono uscita velocemente in chiostro. Mi sono accasciata sulla spalla di matteo.
“Oggi odio tutti”.
La Compagna di Giochi oggi stava male. Febbre. Forse troppo stress.
All’ultima ora (religione) la profe ha chiesto quali valori utilizzeremmo come fondamenti di una civiltà ideale.
La classe è divisa in tre file.
La fila a destra parla di “divertimento e fragole”.
La fila a sinistra di “fama e tracotanza”.
Io occupo da sola la fila in mezzo.
Tra le risa dei miei compagni la profe mi guarda sconsolata:
“Ma tu sei felice di questa situazione?”
“No.”
“E cosa si può fare?”
“Uccidiamoli tutti.”
[Nella mia civiltà ideale i cani giocano con le pecore e quando piove si scivola sul fango.]
Sono uscita anche oggi senza salutare nessuno.
In chiostro ritrovo matteo e di nuovo mi accascio sulla sua spalla.
“Cosa fai stasera?”. Mi chiede.
“Dormo, sono molto provata.”
Fuori, un essere di suprema bellezza si avvicina a noi e comincia a dialogare poco distante da me.
Guardo matteo.
“Non oggi, non oggi che odio tutti”.
Sono tornata a casa e ho pranzato in un quarto d’ora.
Poi sono andata via con gli scout, a sentire Alex Zanotelli che ha fatto rinascere in me un po’ di speranza (anche se i discorsi erano permeati da una fede che non ho).
Lungo la via del ritorno ho ascoltato prevalentemente Pearl Jam e Frank Zappa.
Ho sonno e sono strana.
Ho voluto bene a tutto e tutti per diciasette anni.
Oggi ho cominciato a odiare.

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Scritto da anita51 il dicembre 3rd, 2004 | Leave a comment

il vento pianse

oggi è uno di quei giorni in cui decido cancellare delle persone dalla mia vita.
la prima volta è stato in terza media e la svolta è stata grandiosa.
la seconda volta è oggi e non so come andrà.
oggi la persona che ho deciso di eliminare dalla mia vita è giorgiboy.
non voglio ucciderlo o pestarlo a sangue.
non voglio più considerarlo come amico.

conseguentemente, se elimino giorgiboy
         passerò molto meno tempo con la veronica (ma tanto anche lei, proggressivamente comincia a farsi odiare)
         non avrò nessun rapporto all’interno della classe e questo è molto triste.

cos’è successo?

quando una pesona si candida rappresentante di istituto pensa di poter contare almeno sui voti delle persone che la conoscono, quelle con cui condivide ogni giorno di scuola dalla quarta ginnasio.
(non ditemi, perfavore, che è stupido votare delle persone perché sono tue amiche.)
girogiboy non vota per principio. dalla quarta ginnasio.
“pechè non conosco le tue idee e quelle degli altri. e non mi preoccupo di informarmi perché non mi interessa”
io penso che sia una motivazione assurda, ma la rispetto. ok?
ma c’è bisogno di andare a dire in giro di non votarmi?
ho guardato giorgiboy negli occhi e gli ho detto “Giorgiboy, è una cosa a cui tengo, puoi smetterla di sminuirla in questo modo?”
l’unica cosa che Giorgiboy sa dire, l’ha detta.
Non si scusa, non replica. dice:
“Guardala come si incazza”.

Certo, mi incazzo. perché come io cerco di rispettare te, la tua filosofia di vita, tu cerca di rispettare me, e le cose in cui credo.

non considero più mia amica una persona che mi ostacola.

nota bene: non lascio perdere un’amicizia solo perché oggi mi sono incazzata per una cosa così stupida come un paio di voti. è la goccia che fa traboccare il vaso.

il sottofondo

Albert che suona Hey, Joe!

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