Scritto da anita51 il marzo 24th, 2005 | 3 comments
Vacanze di Pasqua e Primavera.
Le lezioni sono finite alle 10.45 per Lectio Brevis.
Ci siamo ritrovati tutti fuori dal cancello e abbiamo a lungo discusso il da farsi.
Alla fine siamo andati a mangiare al ristorante cinese. Qualcuno è andato a fare un pic-nic a Bosco Buri.
Alle 14.30 avevo la mia lezione di “Rieducazione Posturale” che dovrebbe servire a far passare il mio mal di schiena.
Ho deciso di saltarla perché alle 13.55 ero ancora al ristorante.
 
Sono andata a casa dell’Anna.
Ha una casa fantastica.
Mi ha fatto vedere la sua camera che è azzurra e viola, con il balcone che dà sull’Adige.
E un letto azzurro altissimo.
E i suoi disegni qua e là.
 
Ho fatto merenda con succo di frutta in una tazza gigantesca e pavesini.
Poi mi ha fatto sentire il mio cd di Tom Waits sotto forma di vinile.
 
Nel silenzio del suo salotto, mentre suonava “Porcelein” al pianoforte pensavo che si sta aprendo una bella stagione, è nuova, è la prima primavera che passo con i miei nuovi amici.
C’era una vetrinetta interna alla parete con dentro tante casette di carta. Una piccola città silenziosa.
Era tutto così fantasticamente pacifico.
 
A casa mia mamma si è incazzata per via di ginnastica, è diventata nervosa, intrattabile e mi ha imposto di tornare a casa presto.
E dopo scout, per tornare a casa, ho fatto il giro lungo, passando per il centro, da sola, con la mia bicicletta e il mio cappotto, e le mie scarpe verdi.
Cercavo facce amiche, e le ho trovate, proprio quelle che cercavo.
Mi hanno salutato in piazza Dante.
Poi sono tornata a casa.
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Scritto da anita51 il marzo 22nd, 2005 | Leave a comment

Il mondo scolastico si sta riempiendo di coppie male assortite.
La primavera è arrivata.
 
Uno dei Personaggi Assurdi, stamattina, si è vantato della sua felpa “originale anni ottanta”.
Io non ho simpatia per gli anni ottanta, una specie di Medioevo Ellenico, un buco nella mia collezione di cd * salvo forse un qualche cd dei Pogues. E io sono nata negli anni ottanta.
La felpa mi faceva schifo.
 
Mi vesto accostando tonalità di verde. Il maglione. La giacca. Le scarpe. La bici.
– sta diventando quasi un’ossessione.
 
Ieri sera cena da Mr. Penguin con varie personalità scolastiche.
Stasera partita di calcio con varie personalità scolastiche.
Non dormo, non studio.
Ripasso la mattina al bar.
 
Io e Matteo avvertiamo la primavera, siamo stufi di essere soli e non vediamo un moroso o una morosa nel nostro futuro.
Matteo ride quando parlo del mio uomo ideale (Magro, alto alto e pallido. Quasi malaticcio.).
Oggi un uomo di questo tipo è passato vicino a me, strizzato dentro una felpa azzurra. Ma ormai è roba vecchia.
 
Adesso mi piace chi mi sorride dalle vetrine del bar e poi entra e parla con me.
[I miei thè diventati caffè.
Tra un po’ la caffeina me la innietterò direttamente in vena.]
 
stanchezza…
(*è odioso chiamare i propri cd “collezione”, non li ho comprati per collezionarli, ma per ascoltarli)
 
il sottofondo
“Stairway to Heaven”, Led Zeppelin
da “Zoppè2004soundtrack”
la colonna sonora della mia felice estate passata
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Scritto da anita51 il marzo 13th, 2005 | Leave a comment

Post scritto sabato (ieri).

Pomeriggio pieno, ieri.
A scuola dalle otto alle tredici e quaranta (con comitato studentesco).
Poi, a casa, simpson, raccolta delle varie cianfrusaglie e sono tornata a scuola.
In aula magna c’era una vaschetta di gelato donata da Mr. Penguin con un paio di cucchiaini, molto invitante. L’ho presa con aria famelica e ho cominciato a mangiare.
Povera piccola disperata…
Poi alle tre e mezza di nuovo sulla bici per andare dai miei bambini del doposcuola.
Toccava a Geografia, ieri.
Alle cinque di nuovo a scuola.
Il primo gruppo mi è piaciuto molto. Musica “cattiva” ma con un violino!
Alex ha fatto perdere un bel po’ di tempo (c’è il batterista e manca il chitarrista, c’è il chitarrista e manca il batterista) però poi ha suonato bene.
Ho registrato tutto con la mia telecamera. Specialmente l’ultimo gruppo, su richiesta del Gentile Sig. D.
Ho trascorso piacevoli momenti con la mia Amica di Vecchia Data.
Mi sono addormentata stravolta ad un orario imprecisato.
E stamattina sono andata a scuola.
La mia profe di Latino et Greco è stata molto umana e ha deciso di non interrogare.

Oggi una mia compagna di classe ha compito 18 anni.
La classe ha fatto un regalo.
La Vero mi ha chiesto de dovevo ancora firmare il biglietto. L’ho guardata storto perché non ne sapevo niente.
Mi ha chiesto: “Hai messo i soldi?”.
“No [ma nessuno me li ha chiesti]”.

A ricreazione sono andata con Alex in aula magna a recuperare i nostri cavi.
“Alex, ma tu hai fatto il regalo?”
“No, non me l’hanno neanche chiesto.”
Io e Alex, ufficialmente, non veniamo considerati "classe".

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