le foto che non ho fatto
Scritto da verdeanita il maggio 10th, 2007 | 3 comments

Bologna. Al CRASH Occupato di Via Zanardi fanno un corso di fotografia. Il mio ragazzo va al primo incontro e ne rimane entusiasta, al secondo ci vado anche io. Il fotografo parla e parla, sputa merda infinita sul Resto del Carlino e poi smonta Henri Cartier Bresson.
Il mio cuore si è infranto.
Probabilmente in fondo il mio cuore lo sapevo benissimo che le foto di Bresson non erano tutte istantanee, ma il non dirlo ad alta voce lo manteneva in un’aurea divina intoccabile.
La retrospettiva a lui dedicata a Milano è stata in assoluto la mostra più bella che io abbia mai visto.
Passando tra le varie stanze ebbi più volte la tentazione di prendere la mia Canon F-1 e fracassarla al suolo, perchè guardando quelle foto capivo che essa non serviva a nulla.
E girandomi verso Francesco vidi la mia vecchia macchina pericolosamente incastrata nel suo zaino, senza protezione, proiettata nel vuoto, prossima alla distruzione.
Le presi tra le mani e vidi la luce.
Può darsi benissimo che alcune foto di Bresson fossero costruite, ciò non toglie che siano meravigliose.
E ciò non toglie che girando per il mondo capiti spesso di trovarsi di fronte a immagini bellissime che non si possono in alcun modo immortalare.
Capita anche con la macchina fotografica al collo.
Ci sono foto che non ho fatto che mi sono rimaste nel cuore, nella testa, negli occhi.
1# Metropolitana di Parigi. Una bambina di circa dieci anni, capelli lunghi castani e occhi grandi. Seduta dritta e composta sui sedili, guarda dritto davanti a lei. Nel momento in cui prendo in mano la macchina fotografica e cerco di fotografarla lei si rifugia intimidita tra le braccia del padre.
2# Torre Eiffel. Due ragazze completamente vestite di nero con i capelli bianchi stanno guardando Parigi dall’alto, una delle due si china sulla balaustra, sembra accasciarsi. Guardo la sua mano appoggiata alla ringhiera, è piena di scritte che sembrano tatuate che parlano di sofferenza. Prendo la macchina, ma non faccio in tempo a mettere a fuoco la mano che quella si rialza.

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Comments (3)

  1. JustFriends ha detto:

    Ho avuto modo di conoscere, anche se marginalmente, ” il mondo della fotografia” grazie a due amiche fotografe che hanno allestito una mostra sulla boxe vista dalle donne. Ho sempre invidiato chi sa fare le foto. E per fare non intendo chi sa schiacciare un pulsante o semplicemente chi riesce a fare una foto nitida e senza macchie….ma chi all’occhio per cogliere l’attimo perfetto per una foto perfetta. xxx Jo

  2. utente anonimo ha detto:

    ehi… davvero sei la batterista degli acido pastello? allora ti ho già vista!mi siete piaciuti molto, complimenti!

    grazie di essere passata sul mio blog… mi piacerebbe aggiungerti su msn… per scambiarci qualche opinione, visto che di questi tempi non è semplice trovare persone con le idee chiare come te! …posso?

    complimenti per i tuoi scatti… anche per quelli che non hai fatto! sai trovare delle belle immagini… ciao, chiara

  3. utente anonimo ha detto:

    Ieri a Verona tra le 20 e le 20:30 c’era l’aria pulita, il sole a picco sull’orizzonte, le nuvole al posto giusto, una luce rara. Ho visto diverse foto che aspettavano solo di essere scattate, ed erano meravigliose.

    Peccato che fossi sprovvisto di apparecchio (che poi è un giocattolo), ma tanto non l’avrei saputo sfruttare.

    albenliebe

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