“Non sono una beatlesiana” (e la Sala Borsa venne in aiuto)
Scritto da verdeanita il settembre 30th, 2007 | 13 comments

Questo è un post vecchio di qualche giorno, ma lo posto ora perchè a Bologna non ho la connessione.
Bologna. Erano finite le cuffie in Sala Borsa ed io ero disperata. Stringevo “Painful” tra le mani e avevo voglia di ascoltare “I Heard You Looking” e farmi strizzare il cuore dallo stesso giro ripetuto per sette minuti in modo sempre più penetrante.
La soluzione che trovai fu drastica: dopo aver passato l’esame di Statistica sentivo il dovere di auto-premiarmi, quindi, dopo aver chiesto un ultima volta se c’erano cuffie disponibili e aver ricevuto l’ennesima risposta negativa, uscii dall’immensa biblioteca, percorsi Piazza Maggiore, mi infilai nella Comet più vicina e comprai delle bellissime cuffie obese. Quelle grandi che coprono tutto l’orecchio e hanno anche il pregio di eliminare il suono cirscostante.
Soddisfatta tornai in Sala Borsa, recuperai “Painful” nel suo scaffale abituale, lo liberai dalla sua impenetrabile custodia plasticosa e con somma gioia mi adagiai su una delle poltrone in pelle disponibili. E mi ascoltai tutta “I Heard You Looking” con gli occhi chiusi e, probabilmente, un’espressione ebete sul volto.
Pochi giorni fa mi trasfeii semi-definitivamente a Bologna. Ci portai le lenzuola, i vestiti e altre cose. Manca ancora una scrivania nella mia stanza.
Ma ci portai Il Mostro, ossia il grande Hi-fi della Lou Fai, che risiedeva, per la maggior parte del tempo inutilizzato, nell’umida cucina.
Il Mostro è ora collocato di fianco al mio letto, sopra una cassettiera. E’ talmente grande che ho dovuto mettere una cassa su una sedia. La collocazione non è definitiva, ma già lui serve perfettamente al suo scopo.
Ho portato qualche cd da casa, ma ho in mente grandi progetti.
Lunedì tornai infatti nella Sala Borsa, e presi tre Cd in prestito. Il prestito dura una settimana, quindi entro Venerdì devo tornare e restituirli. Ma da Lunedì prossimo potrò ritornare e prenderne altri tre e così via.
I Cd di questa settimana sono:
Joni Mitchell – Lady Of The Canyon, su consiglio del mio morosetto (ma io avevo proprio voglia di un cd di Joni Mitchell e cercavo quello con “Woodstock” ed è proprio questo);
Sonic Youth – EVOL, perchè Michele il Giovane Sonico me l’aveva consigliato molto tempo fa e io l’avevo ascoltato ma poi era andato disperso;
Beatles – Magical Mistery Tour, anche questo consigliato dal morosetto tra i Cd dei Beatles.
Io non sono una Beatlesiana. Non ho mai ascoltato i Beatles e feci anche una orribile figura con il mio cuginetto di sette anni, che mi guardò scandalizzato quando gli chiesi l’autore del Cd che lui, alzandosi in punta di piedi, aveva teneramente infilato nel lettore Cd.
Il motivo è molto semplice. Nel mio periodo di ricerca musicale, quando cercavo di interpretare nel migliore dei modi l’indicazione “Per essere bravi batteristi bisogna ascoltare tanta musica”, ero solita compare tutti gli album che le Fnac svendeva a nove euro e ottanta (tipo i Creedence, i Peal Jam, Janis Joplin, i Jethro Tull o i Velvet Underground).
I Beatles, come i Pink Floyd, erano venduti a prezzo pieno.
Questo è l’unico motivo per cui incrociai così tardi le loro strade.
EVOL – Sonic Youth
Ps: d’ora in poi potrete usare i commenti anche per darmi dei consigli sui cd da ascoltare!!

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Comments (13)

  1. cagomega3 ha detto:

    porca eva è proprio vero! Beatles e Pink Floyd non sono mai in offerta.

    salut

  2. balsam ha detto:

    Miles Davis – Birth of Cool

    Tom Waits – Alice

    Lalo Shifrin – Bullit Soundtrak (un groove sublime)

    John Mayer – Continuum

    White Stripes – White Blood Cells

    Elliott Smith – Either Or

    Miroslav Vitous – Emergence (raro, ma se lo trovi prendilo subito..)

    8 1/2 Souvenirs – Happy Feet (lo ammetto, ora sto degenerando vero l’imposiibile)

    Stefano Bollani – Les Fleurs Bleues

    The Beatles – Love (se proprio devi farti un idea, io ti consiglio questo)

    Daniele Luttazzi – Money For Dope

    Daniele Luttazzi – School is Boring

    Duke Ellington, Charlie Mingus, Max Roach – Money Jungle

    Air – Moon Safari

    Petra Magoni e Ferruccio Spinetti – Musica Nuda (1 e 2)

    Elliott Smith – New Moon

    Nouvelle Vague – Nouvelle Vague

    Beck – Odelay

    Rushmore Soundtrack

    Seu Jorge – The Life Acquatic Studio Sessions

    The Very Best of Nina Simone

    John Mayer Trio – Try!

    Paolo COnte – Una Faccia in Prestito

    Daniel Johnston – Yip/Jump Music (forse l’hai già sentito? Allora: “The Late, Great Daniel Johnston: Discovered Covered” il doppio cd)

    ecco, ora mi fermo. alcuni sono banali, lo ammetto, ma sono banalmente belli da ascoltare.

    Giulio

  3. utente anonimo ha detto:

    Mi permetto di dissentire su Love, per farsi un’idea, lo trovo irrispettoso. Se stai digerendo Magical Mistery Tour, il prossimo passo potrebbe essere il cosiddetto White Album, un kaleidoscopico disco che periodicamente torna ad essere il mio preferito; oppure qualsiasi cosa da Rubber Soul in poi, ché il periodo prima non te lo vedo adeguato.

    Aggiungerei Fuchsia, disco del gruppo omonimo del 1971. Un amico e alcune sparute recensioni mi crearono delle aspettative *enormi* su quest’oscura opera, e incredibilmente, quando riuscii a procurarmela, non furono tradite. E’ una sorta di prog con attitudine acid-folk, con chit.bas.batt e trio d’archi sfruttato in modo squisitamente rock (non “alla Oasis”, per capirsi).

    alb

  4. balsam ha detto:

    io sono sempre stato un fan dei beatles, in tutt le loro forme (film, album, antology vaire) e quando ho saputo dell’operazione “love” ho subito storto il naso come molti.

    Poi ho preso il disco, l’ho messo su sul mega imiante… eccheccazzo! che qualità audio, che rimstering originale.. mantanando intatta, se non rinforzando la forza di molte canzoni… se uno non ha ma sentito i beatles e vuole farsi un idea io lo chiuderei in una stanza con Love a palla.. voglio vedere come ne esce fuori…

    e poi contiene “for the benefit of mister Kite”…

  5. phlo ha detto:

    se posso dissentire su “love”, come antologia dei beatles preferisco di graaaaan lunga one.

    e solo per pochi giorni TUTTI i dischi dei pink floyd in offerta strepitosa alla fnac!!! ovviamente consiglio the dark side, uno dei miei album preferiti di sempre.

    inoltre, sempre in offerta alla fnac, consiglio il live killers dei queen, che sto peraltro ascoltando in questo momento :)

  6. utente anonimo ha detto:

    Mi dispiace smentirti ma alla fnac in questo periodo i Pink Floyd e i Queen (oltre a molti altri) hanno il prezzo verde… non significa che siano in offerta ma the dark side of the moon costa 12,90; the wall costa 16,90 mi pare (e io l’ho pagato 25 o 26 qualche anno fa). Magari se sei a verona prova a farci un salto :)

    Ciao

    z3ro

  7. utente anonimo ha detto:

    urca! che botto!!

    Questa settimana ho dimenticato a Verona portafoglio e tesserino della Sala Borsa, quindi mi rimane un po’ per pensarci…

    Io non ho particolare simpatia per le antologie, sono una ferma sostenitrice dell’album intero, anche se mi duole ammettere che molti gruppi da me amati li ho conosciuti così…

    Per quanto riguarda il prezzo verde… lo so, ho visto!!

    Però ormai i Pink Floyd li bramo su vinile.

    Bè, ovvio, Dark Side è splendido… però a me piacciono da morire i primi dischi quando c’era Barret…

    grazie a tutti!!

  8. utente anonimo ha detto:

    se cerchi i Pink Floyd…

    …”Atom Heart Mother” o “Wish You Were Here”. Io ce li ho entrambi in vinile.

    Chiara

  9. vanooger ha detto:

    A me Rasi fa paura…

  10. peppermint_nicole ha detto:

    Sono del tutto d’accordo nel citare tra i consigli musicali “The Dark Side of The Moon” dei Pink Floyd, album che conosco a memoria perché i Pink sono il gruppo preferito di mio padre… Poi “Sargeant Pepper” dei Beatles che a luglio ha fatto i 40 anni se non erro. Altri titoli:

    “Frank’s Wild Years” di Tom Waits

    “Blues and Roots” di Charles Mingus

    “The Kohln Concert” di Keith Jarrett

    qualsiasi cosa dei Doors

  11. utente anonimo ha detto:

    Non volevo rimestare il discorso su Love per non alimentare un flame che non mi va; ma siccome ho sognato di notte (giuro) questa risposta, non riesco ad esimermi dal riportarla seppur schematicamente, perchè sono pigro.

    Chi ascolta Love per approcciare i beatles non si fa un favore perchè…

    1 – “che qualità audio, che remastering originale.. ”

    Vero, la qualità sonora c’è, e sospetto anche parecchia compressione dinamica (quella cosa che fa suonare tutto forte). Però non fai un favore a chi poi si ascolterà il corpus originale, che non avendo goduto di tale lifting potrebbe suonare a paragone un po’ moscetto. Che poi moscetto non è, basta sentire Paperback writer, o Everybody’s got something to hide… o Helter Skelter, non hanno bisogno di steroidi.

    2 – “mantenendo intatta, se non rinforzando la forza di molte canzoni”

    discorso simile a sopra. poco rimane intatto, le canzoni sono effettivamente rinforzate nel senso che credo tu intenda, ma poi chi si ascolta i pezzi originali potrebbe rimanere contrariato nello scoprire che quel riff che stava così bene non c’è, e se lo trova spaiato in un’altra canzone. Love è un magma di incastri sonori piacevoli ma apocrifi, il che mi porta dritto al punto 3

    3 – Secondo me Love, e in generale le pratiche da dj tipo remix, mashup, sono una sorta gioco combinatorio che mette a nudo il fatto che, tutto sommato, entro certi limiti, con una certa scelta del materiale, prendere un pezzo di musica e mischiarlo ad un altro non è tanto difficile. Quando il ritmo è simile, il tempo e il pitch li puoi aggiustare, la tonalità sia concorde (maggiore con maggiore, etc.) tutto è possibile, anche sovrapporre van beethoven a bacharach con castellina pasi a far da collante. E questo non mi piace. Non nego del tutto la dignità creativa e artistica di tali artefatti, ma non li considero al pari di chi la musica la crea dal silenzio, invece che montarla tipo ikea. E lo so che a voler essere precisi il Long Medley di Abbey Road, o anche I’ve got a feeling sono nate col taglia e cuci già allora, ma a noi è stato dato il prodotto finito, oltre al fatto che i suoi componenti erano genuini e fatti in casa, suona coerente ed autoportante.

    Non so se mi sono spiegato bene, ma si sa che i sogni son confusi.

    Ciò detto, se s’è coscienti di ciò, nessun problema. Love è divertente e spensierato, e non c’è niente di male in questo.

    Tangenzialmente, segnalo questa pagina dove dovrebbe trovarsi un filone audio con tutti gli LP inglesi dei beatles accelerati per durare solo un’ora. Un’intensa ora, per chi avrà il coraggio.

    Tra l’altro: sono uno sporco scaricatore, si sappia. Con discreta fatica ho reperito il disco degli 8,5 Souvenirs, che ho appena finito di sentire, e posso solo ringraziare chi l’ha segnalato. Ma chi sono questi, se ne sa qualcosa?

    ciao

    alb&atles

  12. balsam ha detto:

    gli 8 1/2 souvenirs dovrebbero essere una band di Austin, io li h scoperti attraverso le loro cover di Paolo Conte (!), leggo adesso che è uscito un’altro album… ora provvederò…

    sono forti, hanno tutte queste influenze jazz americano e europeo, la musica di Rota…

    un bel sound, non troppo nuovo forse, ma interessante

  13. peppermint_nicole ha detto:

    può darsi che li hai già sentiti anche te per il comune link ma ti consiglio di ascoltare anche Beirut. Gulag Orkestar è il titolo.

    e tutto il Leonard Cohen che puoi.

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