National – Fake Empire
Moby – New York, New York
Mgmt – Time to pretend
e una degli Stars di cui non conosco il titolo.
Da circa dieci minuti il sig. Michele Adami tiene una rubrica di minchiate sul mio tumbloejfjer dal titolo "il circolo di Willis" (il cui titolo, mi dicono, è per intenditori).
Intanto, per rilassare la mia materia celebrale, che, dopo aver sopportato ordinanze idiote, ha imparato a memoria tutti i piani quinquennali e ha scrutinato un migliaio schede per le elezioni provinciali e europee, e produrre quindi un post corposo e sensato e costruttivo (e magari con meno subordinate, virgole e parentesi), sto facendo la babysitter ad una decina di bimbi fan dei Kraftwerk, ho il pavimento della camera ricoperto da libri e grammatiche e dizionari di tedesco, ho prenotato un volo per Berlino e il mio nuovo scopo è superare la dura selezione del sig. Sven all’entrata del Panorama Bar o fare la stessa cosa per entrare al Watergate.
[L’ultima parte è una frivola licenza poetica in quanto so bene che la mia permanenza a Berlino sarà esclusivamente in giorni infrasettimanali]
[Oppure se qualcuno passa per Berlino per gustarsi uno degli ultimi concerti del Lucksmiths, prenoto un aereo un paio di giorni dopo, ho compagnia in ostello, ed è fatta, vez!]