Di come feci pace con BVG e altre storie
Scritto da verdeanita il ottobre 3rd, 2010 | 2 comments

Dunque, mi si forò per la seconda volta la ruota della bicicletta. Andai in cerca di una nuova ruota a Mauer Park, con il fidato e ormai ex-coinquilino Richard, ma fallimmo miseramente.
Fu così che, anche in previsione di un ottobre-vivo-da-amici-un-po’-qui-un-po’-là, feci pace con BVG (che si pronuncia befaughe) e comprai un costosissimo abbonamento mensile per euro settantadue.
BVG è severa ma onesta. Non ti lascia mai sola, neanche alle tre del mattino di un martedì qualunque. I controllori sono stronzi, ma poi sono corretti e se la multa è un po’ ingiusta te la fanno pagare solo sei euro. Pare inoltre che abbiano approntato un sistema di "ti ho visto sulla U-Bahn, restiamo in contatto". Perché sulla U-Bahn si fa anche amicizia. Tipo, il costosissimo biglietto da euro settantadue ti permette di portare qualcuno tra le otto di sera e le tre del mattino e sempre nei fine settimana. E l’altro giorno ho accompagnato un tipo a casa, lui preoccupatissimo senza biglietto e io stracarica di roba, wegen il trasloco, tra cui una bottiglia di Montenegro.
Fino al ritorno di Miss Tombari la mia casa sarà Kreuzberg.
Oggi ho anche salutato Tobi, che oggi, anniversario della riunificazione tedesca, si è trasferito ad Ovest, nella bruttissima Bielefeld, a trenta minuti dalla minuscola Detmold.
Io, invece, ho trovato un tirocinio non pagato alla Camera di Commercio, nonché un nuovo lavoro come babysitter, dopo un colloquio con una simpatica decenne.
Ora aspetto Mr. Rasi e ce ne andremo a vedere la mostro del mio amico Yuki che espone con Blu. Sì, quel Blu che ha dipinto tutte quelle cose fighissime.

Categories: diario dalla camera oscura |

Comments (2)

  1. utente anonimo ha detto:

    Non è così bruttissima Bielefeld… certo non è Berlino…

  2. utente anonimo ha detto:

    pensa te certe volte le storie degli italiani come sono analoghe… :)

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