Il concerto di Pelle Carlberg è stato annullato (e sai che novità).
Scritto da verdeanita il settembre 20th, 2011 | Leave a comment

Ti adoro Berlino, quando mi regali questi sabati di settembre così perfetti e caldi. Ti adoro anche quando poi la domenica piove, e io me ne sto sul divano a lamentarmi e a cercare qualcosa da fare e quando la trovo è qualcosa di bellissimo e inaspettato e corro al telefono a chiamare tutti e dico “No, non hai capito! Devi venire!” e tutti prima dicono che non possono e poi, invece, ci si vede ad un quarto alle sette a Rosenthaler Platz, che è uno dei posti che adoro di più.

Il concerto di Pelle Carlberg al Roter Salon era stato annullato. E così lui si era ritrovato a suonare un concerto improvvisato in un locale piccolo piccolo nella via parallela allo Schokoladen. La sala era proprio minuscola e assomigliava ad un piccolo cinema. Il concerto doveva finire alle otto e mezza appunto per via di un film che deve cominciare. In apertura suonava Norman Palm, che mi dice che è una cosa improvvisata: la ragazza che si occupa dei concerti allo Schokoladen ha organizzato questa serata perché il concerto al Roter Salon è stato annullato. Ma pensa, dico io, la prima volta che ho sentito Pelle Carlberg, che poi è stato anche come l’ho conosciuto, era successa esattamente la stessa cosa. Me lo ricordo benissimo. Era ottobre del 2007 e io mi ero appena trasferita nella casa di via Ferrarese e a pochi passi aveva aperto il Locomotiv e tutte le sere io cercavo di convincere le mie coinquiline a seguirmi. Quella sera, non so come, ce la feci. Eravamo tutte lì a vedere questo gruppo di cui non sapevamo nulla ma di cui ci piaceva il nome. Pelle Carlberg avrebbe dovuto suonare a Cesena, ma il suo concerto era stato annullato. Così quella sera suonava al Locomotiv, in apertura a questo gruppo con cui non c’entrava assolutamente nulla e che non ci piacque per niente. Pelle Carlberg invece ci piacque moltissimo. Piacque soprattutto a Giulietti, che finì col seguirlo pure in Spagna. Domenica sera a Berlino c’era anche Elisa, che mi aveva seguito anche quella sera di ottobre a Bologna. Chiamammo Giulietti e le facemmo sentire tutta una canzone, col cellulare infilato tra le poltrone del cinema.

(Dopo il concerto presi il tram, direzione Ostkreuz e poi oltre, per tornare al Sisyphos Festival di cui già recavo il timbro sulla mano. Si svolgeva in uno dei tanti posti vuoti, che a Berlino ancora abbondano, soprattutto più si procede verso Est. Sabato c’erano tre stanze aperte e dal soffitto di una di queste pendevano tantissime mirrorball gigantesche. Domenica sera c’era invece una sola stanza ancora aperta, con un immenso lampadario fatto di lucine, specchi e lampade ammucchiate a caso. Una cosa tipica berlinese. Come è una cosa tipica berlinese riempire i posti vuoti e ballare ad ogni ora. Non mi sentii quindi per nulla sfigata, quando, appena alle undici e un quarto, presi il tram in direzione contraria)

Das Konzert von Pelle Carlberg wurde abgesagt (und das ist keine Neuigkeit)

Ich liebe dich Berlin, wenn du mir so eine perfekte und warme Samstag in September mir schenkst. Ich liebe dich auch wenn danach am Sonntag es regnet und ich sitze auf meinem Couch und ich beschwere mich und suche etwas zu tun und wenn ich das finde, das ist etwas superschön und ungewartet und ich rufe alle meine Freunden an und ich sage „Nein, du hast nicht verstanden! Du muss kommen!“ und zu erst alles sagen nein – sie können nicht komme – aber dann wir treffen uns doch um ein viertel vor sieben im Rosenthaler Paltz, die eine meinem lieblingsort ist.

Der Konzert von Pelle Carlberg im Roter Salor wurde abgesagt. Und er spielt diese spontan und klein Konzert in ein klein Bar in die nahe von Schokoladen. Der Saal war wirklich klein und er sah wie ein Kino aus. Das Konzert musste um halb neun enden, eben wegen ein Film, der danach anfangen musste. Als Vorband hatte Norman Palm gespielt und er sagte, dass das Mädchen, das die Konzerten in Schokoladen organisiert, hatte diese Abend arrangiert, weil das Konzert im Roter Salon abgesagt wurde. Ach was – sagte ich – das erste mal, das ich Pelle Carlberg gesehen habe, und das ich auch warum ich ihn kenne, ist genau das gleich passiert. Ich kann daran mich sehr gut errinnere. Es war Oktober 2007 und ich war gerade in die WG in via Ferrarese gezogen und, ganz in die nahe unserer WG, hatte diese Club geoffnet, Locomotiv, und ich versuchte jedes Abend meinen Mitbewohnerin zu überzeugen, mit mir zu gehen. Und, ich weiß nicht wie, auf diese Abend klappte es. Wir waren alles da um diese Band zu sehen, die wir nicht kannten, aber die ein lustig Name hatte. Pelle Carlberg sollte in Cesena spielen aber das Konzert wurde abgesagt. Und deswegen hatte er auf diese Abend im Locomotiv als Vorband für diese Band gespielt, mit deren er auf keinen fall passte und die uns nicht gefallen hatte. Aber Pelle Carlber gefällte uns viel. Er gefällte besonders Giulietti, die irgendwann folgete er auch in Spanien. Sonntag Abend war ich mit Elisa, die auch auf diese Abend im Oktober in Bologna mich gefolgte hatte. Wir rufte Giulietti an und wir ließ sie eine Lied zuhoren, mit die Handy in die Kinosesseln versteckt.

(Nach dem Konzert nimmt ich den Straßenbahn Richtung Ostkreunz und danach weiter, um nach Sisyphos Festival zuruckzufahren, von denen ich noch eine Stämpel auf mein Hand haltete. Es fand in eine von die viele leere Orte, die man in Berlin noch finden kann, je mehr desto man nach Ost geht, statt. Am Samstag gab es drei Räume und in eine gab es ganz viele riesige Mirrorballs auf die Decke. Sonntag abend gab es nur ein Raum, mit ein riesig Leuchter mit Lichtchen und Spiegel und Lampen alles zusammen. Das ist etwas typisch berlinisch. Und ist es auch typisch berlinisch leere Orte zu füllen und dort zu tanzen, auf jeden Zeit. Deswegen füllte ich mich keine Stubenhocker, wenn ich schon um ein viertel nach elf die Straßenbahn in die andere Richtung nimmt.)

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