Instagrammi di gennaio
Scritto da verdeanita il febbraio 2nd, 2014 | Leave a comment

(Sì, mi sono presa uno smartphone e mi piace usarlo. E su Instagram sono qui.)

1. La Berlinische Galerie, dove ero andata pensando di passarci un paio di ore e da dove uscii molto più tardi dicendo al mio accompagnatore che da quel momento io e lui ci saremmo dedicati solo ad attività delimitate nel tempo, perché lui nei musei è troppo lento.

2. Aula vuota prima del mio corso su Hannah Arendt. Questo corso si svolge il giovedì dalle 18 alle 20 e considerato che l’altra mia lezione quel giorno comincia alle 10, il giovedì per tutto il semestre è stato “il giorno della produttività”, passato prevalentemente in biblioteca a mandare mail.

3. Il mio amico Momo si è trasferito a Berlino e il giorno che ha inaugurato il suo appartamento (che poi non è suo ma del Principato del Lichtenstein) ci ha invitati a casa sua e abbiamo passato la sera a bere vino, ascoltare dischi dei Pavement (e di Celentano) e a ballare nel suo immenso soggiorno. #quality

4. La neve, quella vera.

5. Il soffitto dello Schokoladen, quella sera che suonavano Momo e William e io avevo invitato Lorina, e lei aveva invitato Till, che io non vedevo da un anno e mezzo e che all’inizio non avevo riconosciuto, e lui aveva invitato Tobi. Così io e lui siamo rimasti fino alle tre sul divanetto a parlare di quanto ci fossimo amati e di quanto fosse stato bello stare insieme. E poi io ho aspettato da sola che il Dj finisse di suonare e sono tornata a casa con l’N8.

6. La domenica che ho fatto la pizza e mio fratello mi ha chiamata dall’Australia per dirmi cosa stavo sbagliando.

7. Un martedì che sono andata a far stampare 1000 flyers per i concerti di His Clancyness e Be Forest e poi sono andata a fare colazione in un bar che frequentavo nel 2010 e ci sono rimasta a studiare per ore, con De Andrè in sottofondo (chissà perché).

8. Promo pronti a partire.

9.  E infine: ghiaccio sul fiume, il giorno che sono andata a licenziarmi.

E questo è stato gennaio! A febbraio abbiamo già un nuovo lavoro, un concerto fighissimo (His Clancyness al Monarch) e una Bewerbung da scrivere per una cosa ad Amsterdam! Bum!

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L’inverno che non passa
Scritto da verdeanita il aprile 25th, 2013 | 1 comment

Neverending winter from verdeanita on 8tracks Radio.

Non faccio mai mixtape ma su Spotify avevo questa manciata di canzoni e volevo congelare il momento.
Sono le canzoni che ho collegato a questo inverno troppo lungo.
La foto l’ha fatta Moritz a Zurigo con un rullino da 1600 ISO che ho comprato a Belgrado e che gli ho regalato quando è venuto a trovarmi a Verona.

Shave My Pussy – Chad VanGaalen
Zurich is stained – Pavement
Nevica – Gazebo Penguins
Summer Storm – Girls in Hawaii
Samuele’s Magic House – The Ian Fays
Here to fall – Yo La Tengo
Chemicals – The Notwist
Everything is Soft – Fake P
Insomnia – Electric President
Silent April Left us Without a Kiss – My Awesome Mixtape
Smells like content – The Books

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Schillerkiez come Cesenatico
Scritto da verdeanita il aprile 20th, 2013 | Leave a comment

Da quando è arrivata la primavera sono andata a passeggiare a Templehof ogni giorno.
Per farlo sono passata da questa parte di Neukölln che non avevo mai visto (a dir la verità, non ci ho mai passato troppo tempo a Neukölln).
Qualche sera fa io e Anni ci siamo mangiate una zuppa sui tavolini all’aperto. C’era ancora tanta luce, c’era la gente fuori senza giacca, che beveva birra sulle tavolate da sagra, c’erano i motorini con la gente seduta sopra, c’erano le gelaterie aperte.
A me pareva di essere al mare, quando ero piccola e passavo giugno a Cesenatico.
Un anno, presumo fosse il 1999, al “Bagno Nettuno” c’era in loop un disco di Moby. Così oggi, per tornare in quel mood estivo ma fresco, mi sono riascoltata Moby.

L’altra sera invece me ne stavo a bere succo di rabarbaro sulle panchine di un bar vicino alla fermata di Hermannstraße e tutta la gente che passava aveva una chitarra o un amplificatore o un pezzo della batteria. Abitavo nei paraggi da giugno scorso e non avevo ancora avuto tempo di guardami intorno (vabbè, sono stata anche a Belgrado nel frattempo).

Finalmente si sta bene. Ancora non ci credo che l’inverno sia passato. Ancora non ci credo che due settimane ero a Dresda abbracciata ad una stufa per non morire congelata.

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