La Classifica di Fine Anno
Scritto da verdeanita il dicembre 25th, 2007 | 8 comments

Credevo che non avrei fatto la classifica di fine anno, per vari motivi che vi spiegherò, ma, pensandoci bene, per una persona che ascolta tanta musica e per cui la musica è una cosa importante, ripensare alla colonna sonora dell’anno è come ripensare a tutto quello che durante l’anno si è fatto. E quindi.
I motivi per cui la mia classifica sarà orribile e contro ogni logica della classifiche di fine anno sono i seguenti:
1. Fattore assimilazione: Sono estremamente lenta ad assimilare i dischi. Non posso ascoltare più dischi contemporaneamente e pretendere di capirli e quindi di apprezzarli. Quindi la mia classifica di fine anno sarà molto, molto breve.
2. Fattore nostalgico: [che è un po’ ciò che lega tutta la mia vita] Non riesco ad ascoltare dischi recenti. Perchè vorrebbe dire ritrovarsi tra qualche anno a rimembrare i tempi in cui il disco era uscito e per me ciò sarebbe troppo deprimente. Quindi, per amortizzare l’effetto nostalgia, aspetto che un disco abbia già fatto il suo tempo e solo dopo decido di ascoltarlo.
E quindi, con le dovute premesse, ecco ciò che io ho ascoltato durante questo 2007 appena trascorso :

5. Le Luci della Centrale Elettrica
Questo non è un disco. E’ stata la cosa giusta al momento giusto. E’ un demo masterizzato male e arrivato per posta. Attesa e poi un concerto durato quaranta minuti. Chitarra, voce, un delay e un bicchiere di birra. E ancora attesa. Questo disco uscirà, spero, nel 2008.
[Le Luci della Centrale Elettrica saranno nei miei (e probabilmente vostri) paraggi il 20 Gennaio all’Arterìa di Bologna e il 1 Marzo all’Emporio Malkovich di Verona.]

4. Today – Galaxie 500 (1988)
La svolta. Nient’altro.

3. My Lonely and Sad Waterloo – My Awesome Mixtape (2007)
Questo è l’unico disco del 2007 presente nella mia classifica di fine anno.
Dei Mam ne ho parlato tanto e li ho visti un po’ di volte nel corso dell’anno e hanno rappresentato il passaggio tra Verona e Bologna.
Questo è l’unico disco del 2007 ed è e sarà parte integrante del fattore nostalgia. Tra qualche anno io ascolterò questo disco e mi verrà in mente l’estate e poi la casa nuova a Bologna e il concerto al Covo e il concerto al Locomotiv e le spillette a forma di cuore e quando lo ascoltavo sotto la pioggia, aspettando l’autobus dopo una delle mie prime lezioni di batteria.
Questo disco, in tanti suoi momenti mi ha fatto pensare: "Urca, ma è proprio bello!", e raramente ciò mi accade.
Questo disco mi piace tantissimo. Punto.
[Anche se è ancora da confermare, i My Awesome Mixtape dovrebbero aprire agli Offlaga Disco Pax il 23 Febbraio all’Interzona di Verona.]

2. Before And After Dinner – Rosolina Mar (2005)
Adorai la copertina di questo disco, fin da quando la vidi negli espositori della Fnac. Non lo comprai per il fattore nostalgico di cui sopra.
In qualche macchina ne ascoltai qualche traccia.Poi me lo feci passare in modo illegale dall’amico Miguelo.
Giunta da poco in terra bolognese appresi che i Rosolina avrebbero tenuto un concerto a pochi e sottolineo pochissimi passi da casa (al neonato Locomotiv Club, che divenne in seguito meta della gran parte delle mie serate).
Il locale era talmente nuovo che puzzava ancora di vernice. Fu il concerto più bello di quelli visti finora in terra bolognese.
Me ne tornai a casa abbracciando Before And After Dinner. Credo di averlo consumato. Letteralmente.
E pensare che una cosa così bella l’abbia sformata la mia piccola e insulsa città mi riempie d’orgoglio.
[I Rosolina Mar suoneranno a Villafranca di Verona l’11 Gennaio e il 16 Febbraio a Interzona.]

1. Painful – Yo La Tengo (1993)
Gli Yo La Tengo sono il gruppo che bisognerebbe ascoltare verso i 60 anni, secondo me. Ascoltarli prima vuol dire considerare cacca tutto ciò che si ascolterà dopo. C’è poco da fare. Poi magari dico questo solo perchè sono il mio gruppo preferito e ognuno può dire questo del suo gruppo preferito. In ogni caso per me sono e resteranno sempre molto, molto importanti.
Ho conosciuto gli Yo La Tengo in modo deprecabile, ossia con una raccolta. Ho amato gli Yo La Tengo nel modo migliore, rimembrando il loro concerto del Rainbow. Ho cercato tra i dischi degli Yo La Tengo un disco mi regalasse ciò che cerco in un disco. In Sala Borsa ho trovato Painful. Ascoltarlo è stato un piccolo viaggio. Ed è questo ciò che chiedo ad un disco.
[Gli Yo La Tengo verranno presto in Italia, ne sono sicura. ]

Buon Natale!

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“Non sono una beatlesiana” (e la Sala Borsa venne in aiuto)
Scritto da verdeanita il settembre 30th, 2007 | 13 comments

Questo è un post vecchio di qualche giorno, ma lo posto ora perchè a Bologna non ho la connessione.
Bologna. Erano finite le cuffie in Sala Borsa ed io ero disperata. Stringevo “Painful” tra le mani e avevo voglia di ascoltare “I Heard You Looking” e farmi strizzare il cuore dallo stesso giro ripetuto per sette minuti in modo sempre più penetrante.
La soluzione che trovai fu drastica: dopo aver passato l’esame di Statistica sentivo il dovere di auto-premiarmi, quindi, dopo aver chiesto un ultima volta se c’erano cuffie disponibili e aver ricevuto l’ennesima risposta negativa, uscii dall’immensa biblioteca, percorsi Piazza Maggiore, mi infilai nella Comet più vicina e comprai delle bellissime cuffie obese. Quelle grandi che coprono tutto l’orecchio e hanno anche il pregio di eliminare il suono cirscostante.
Soddisfatta tornai in Sala Borsa, recuperai “Painful” nel suo scaffale abituale, lo liberai dalla sua impenetrabile custodia plasticosa e con somma gioia mi adagiai su una delle poltrone in pelle disponibili. E mi ascoltai tutta “I Heard You Looking” con gli occhi chiusi e, probabilmente, un’espressione ebete sul volto.
Pochi giorni fa mi trasfeii semi-definitivamente a Bologna. Ci portai le lenzuola, i vestiti e altre cose. Manca ancora una scrivania nella mia stanza.
Ma ci portai Il Mostro, ossia il grande Hi-fi della Lou Fai, che risiedeva, per la maggior parte del tempo inutilizzato, nell’umida cucina.
Il Mostro è ora collocato di fianco al mio letto, sopra una cassettiera. E’ talmente grande che ho dovuto mettere una cassa su una sedia. La collocazione non è definitiva, ma già lui serve perfettamente al suo scopo.
Ho portato qualche cd da casa, ma ho in mente grandi progetti.
Lunedì tornai infatti nella Sala Borsa, e presi tre Cd in prestito. Il prestito dura una settimana, quindi entro Venerdì devo tornare e restituirli. Ma da Lunedì prossimo potrò ritornare e prenderne altri tre e così via.
I Cd di questa settimana sono:
Joni Mitchell – Lady Of The Canyon, su consiglio del mio morosetto (ma io avevo proprio voglia di un cd di Joni Mitchell e cercavo quello con “Woodstock” ed è proprio questo);
Sonic Youth – EVOL, perchè Michele il Giovane Sonico me l’aveva consigliato molto tempo fa e io l’avevo ascoltato ma poi era andato disperso;
Beatles – Magical Mistery Tour, anche questo consigliato dal morosetto tra i Cd dei Beatles.
Io non sono una Beatlesiana. Non ho mai ascoltato i Beatles e feci anche una orribile figura con il mio cuginetto di sette anni, che mi guardò scandalizzato quando gli chiesi l’autore del Cd che lui, alzandosi in punta di piedi, aveva teneramente infilato nel lettore Cd.
Il motivo è molto semplice. Nel mio periodo di ricerca musicale, quando cercavo di interpretare nel migliore dei modi l’indicazione “Per essere bravi batteristi bisogna ascoltare tanta musica”, ero solita compare tutti gli album che le Fnac svendeva a nove euro e ottanta (tipo i Creedence, i Peal Jam, Janis Joplin, i Jethro Tull o i Velvet Underground).
I Beatles, come i Pink Floyd, erano venduti a prezzo pieno.
Questo è l’unico motivo per cui incrociai così tardi le loro strade.
EVOL – Sonic Youth
Ps: d’ora in poi potrete usare i commenti anche per darmi dei consigli sui cd da ascoltare!!

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E finirono le cuffie della Sala Borsa. (Ovvero: Anita vuole bene ai Canadians)
Scritto da verdeanita il settembre 18th, 2007 | 3 comments
Bologna. Giunsi ieri sera, sola e intimidita nella città dei Portici. Il cadavere dell’iPod Zoran II era rimasto a casa, in attesa di essere consegnato nelle mani medicamentose del personale Fnac. Il mio lettore Cd turchese era nascosto, privo di pile, nei meandri della camera di mio fratello. L’Hi-Fi del nonno era ancora nella Lou Fai. I Cd nuovi e i Cd riscoperti se ne stavano sparsi vicino al mio letto, a Verona. E io sentivo enormemente la loro mancanza.

Oggi, confidai nella Sala Borsa e nei ciddì in prestito. Ma una spiacevole sorpresa mi attendeva.
E’ orribile stringere tra le mani un cd bellissimo e non poterlo ascoltare.

Qui, nella Sala Borsa, hanno finito le cuffie a disposizione del pubblico. E quindi ciccia.
E io avevo un bisogno enorme di rilassarmi con un po’ di musica, dopo l’esame di oggi e in vista dell’esame di domani. E invece silenzio.
A questo punto, per compensare, scrivo di musica.
Sabato, finalmente, vidi un concerto dei Canadians.
Un live piacevole, ma non eccezionale. Il che è spiegabile per diversi motivi. Ad esempio il tastierista non era il loro tastierista (e nonostante questo riuscirono a suonare decisamente bene). E, seconda cosa, il pubblico era, per usare un eufemismo, un po’ freddino. Io stessa mi resi conto, a metà concerto, di aver assunto una mostrusa espressione da stronza.
Ero concentratissima, per nulla rilassata, attenta ad ogni loro movimento. Le mie aspettative nei loro confronti erano altissime, e sabato sera fui particolarmente severa.
Ma mi piacquero. Un paio di canzoni, in particolare, mi piacquero assai (“Soon, soon, soon” e “Last Revenge Of The Nerds”). In ogni caso fu doveroso comprare il Cd (perchè sono un Mtv-girl, mi disse qualcuno, e io risposi: “Non è male Mtv, c’era un articolo bellissimo un paio di giorni fa, su Britney Spears“) e dopo un paio di ascolti realizzai che le recensioni erano tutte vere.
“A Sky with no Stars” è un bel ciddì. Per me non è proprio così esaltante, ma questo perchè ho altra musica nel cuore.
Inoltre nei ringraziamenti compaiono persone che conosco, blog che leggo e programmi radio che ascolto.
E in un certo senso compaio anche io nei ringraziamenti, comprese entro l’entità VeronaBlog. E ho intenzione di tirarmela per questo.
Insomma: io voglio bene ai Canadians, e questa mattina gliene ho voluto ancora di più, perchè stavo facendo colazione nel mio nuovo appartamento vuoto e spoglio e stavo guardando Mtv Wake Up ed ero andata in cucina a prendere il latte, e dal televisore ho sentito “oOlidei” e sono corsa di là e c’era il loro video e io mi sono sentita un po’ più a casa e mi ha messo il buonumore necessario per affrontare per la quarta volta l’esame di Statistica.
E questo episodio mi farà mandare a cagare tutti quelli che li insultano perchè sono finiti su Mtv: il loro indice di baustellità era, ed è, molto alto. Lo sapevamo tutti.
Vi voglio bene Canadians! Non sarete mai il mio gruppo preferito, ma vi voglio bene. Grazie per la spilletta!
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