Scritto da anita51 il marzo 4th, 2005 | 1 comment

Oggi la neve è servita a rianimare il chiostro (un tempo gloriosa canna fumaria del liceo… da quando è in vigore la legge contro il fumo luogo triste e freddo in cui si incontrano ancora i Musicanti e qualche fumatore nascosto tra gli abeti).
Ieri e stanotte la neve ha finalmente ricoperto la città.
Al suono della campanella mi sono diretta da Matteo con fare baldanzoso e speranzosa di poterlo trascinare in una furiosa battaglia di palle di neve (la Compagna di Giochi era a casa).
Ma Matteo, che è l’uomo più giocoso del mondo, ha detto “Fa freddo e mi bagno”.
Allora sono corsa a cercare altri volenterosi compagni di giochi.
Le prime ad accogliere il mio invito sono state due ex-compagne di classe (per capire meglio l’odissea della mia classe vedi qualche post precedente).
In chiostro la battaglia si stava scatenando.
Due tra  i Musicanti erano i più presi.
Ho tirato una palla a Mr. Penguin, colpendolo in piena schiena, e non ha fatto una piega. Sono sempre più convinta che sia un uomo privo di sentimenti.
Ne ho tirata un’altra nella sua direzione ma ho colpito una ragazza vicino a lui. E lui è scoppiato in una fragorosa e fastidiosa risata.
Purtroppo la ricreazione dura poco e la battaglia è presto finita.
Ho preso l’autobus ai portoni verso cui mi sono diretta con Matteo L’Uomo Giocoso e la Valeria (prendendo le distanze dai nostri due ex-simpatici amici).
Ho ritrovato il mio libro (“La Fattoria degli Animali”) in una tasca del mio letto.
 
Il mio volantino è figo ma non si legge niente, questa è la realtà…
Verrà comunque stampato su fogli rosa e gialli perché nessuno ha voglia di disegnarne un altro.

Categories: vecchio diario dalla camera oscura |

Scritto da anita51 il marzo 3rd, 2005 | Leave a comment

Il volantino del concerto è una cosa simile a questa: 

Qui nevica.

Categories: primo diario dalla camera oscura |

Scritto da anita51 il marzo 1st, 2005 | 3 comments

Oggi alla fermata dell’autobus ho incontrato la Valeria che stava tornando a scuola per teatro.

Le ho chiesto se poteva apettare con me visto che avevo perso due autobus…
“Così parliamo un po’ e mi racconti… perché la ricreazione è troppo breve e quando ti incontro, se ti incontro, sono sempre così sfuggente che non ho mai tempo per sentire come te la passi”.
La Vali mi ha accusato di essere un po’ snob, di non avere più tempo per lei, di non tirarla dentro le mie, così le ha definite, public relationship.
“Scusa Vali cara… ma uscivamo insieme ai tempi della Vero e Giorgiboy e adesso… adesso che non ci caghiamo più non usciamo più neanche noi due. Ma in fondo ci vogliamo bene vero?”
“Sì, ci vogliamo bene”
Baci e abbracci.
“E sabato sera a sentire la Bandabardò nessuno sapeva fare i balli folkeggianti e io sentivo tanto la tua mancanza”
“Dai, folkeggiamo in ricordo dei vecchi tempi” ha proposto la Valeria.
Sono seguiti un paio di saltelli…la nostra magnifica coreografia!
“E per quanto riguarda le public relationship ricorda che venerdì prossimo c’è un concerto importante!”
(sto realizzando il volantino, che fa il verso ad un manifesto di un concerto di Jefferson Airplane e Jimi Hendrix, e oggi i Musicanti l’hanno accolto con commenti del tipo “figo!”, “spacca!”)
“Verrò, verrò” ha detto la Valeria.
Poi mentre stava per andarsene l’ho richiamata.
“Appena verrà caldo torneremo ad occupare il chiostro?”
“Certo, così è deprimente”
“E ci stenderemo sull’erba come lucertole assetate di sole primaverile?”
“Sì”
“E faremo pic-nic a base ti torte sacher?”
“Sì”
“E tireremo torte di panna al busto di Scipione?”
“Sì, riempiremo quei 15 minuti di tante belle cazzate”
E così la primavera arriverà presto e ad inaugurarla ci sarà questo concerto…
Mancano 10 giorni.
Categories: primo diario dalla camera oscura |

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