Scritto da anita51 il marzo 10th, 2005 | 1 comment

La foto del giorno:

scarpe

Le mie scarpe (verde mela) e quelle dell’Amica di Vecchia Data

Categories: vecchio diario dalla camera oscura |

Scritto da anita51 il marzo 4th, 2005 | 1 comment

Oggi la neve è servita a rianimare il chiostro (un tempo gloriosa canna fumaria del liceo… da quando è in vigore la legge contro il fumo luogo triste e freddo in cui si incontrano ancora i Musicanti e qualche fumatore nascosto tra gli abeti).
Ieri e stanotte la neve ha finalmente ricoperto la città.
Al suono della campanella mi sono diretta da Matteo con fare baldanzoso e speranzosa di poterlo trascinare in una furiosa battaglia di palle di neve (la Compagna di Giochi era a casa).
Ma Matteo, che è l’uomo più giocoso del mondo, ha detto “Fa freddo e mi bagno”.
Allora sono corsa a cercare altri volenterosi compagni di giochi.
Le prime ad accogliere il mio invito sono state due ex-compagne di classe (per capire meglio l’odissea della mia classe vedi qualche post precedente).
In chiostro la battaglia si stava scatenando.
Due tra  i Musicanti erano i più presi.
Ho tirato una palla a Mr. Penguin, colpendolo in piena schiena, e non ha fatto una piega. Sono sempre più convinta che sia un uomo privo di sentimenti.
Ne ho tirata un’altra nella sua direzione ma ho colpito una ragazza vicino a lui. E lui è scoppiato in una fragorosa e fastidiosa risata.
Purtroppo la ricreazione dura poco e la battaglia è presto finita.
Ho preso l’autobus ai portoni verso cui mi sono diretta con Matteo L’Uomo Giocoso e la Valeria (prendendo le distanze dai nostri due ex-simpatici amici).
Ho ritrovato il mio libro (“La Fattoria degli Animali”) in una tasca del mio letto.
 
Il mio volantino è figo ma non si legge niente, questa è la realtà…
Verrà comunque stampato su fogli rosa e gialli perché nessuno ha voglia di disegnarne un altro.

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Scritto da anita51 il dicembre 29th, 2004 | 2 comments

Conflitto generazionale – Parte uno



Prologo – Oggi sono stata in trasferta a Brescia con i miei amici (tra cui Matteo e la Compagna di Giochi), una Nuova Amica e uno dei Personaggi Assurdi.


Lo scopo della nostra gita era puramente culturale: la visita a una mostra dal titolo “Monet, la Senna, le ninfee”.


Sono tornata a casa alle sette e venti circa e l’intera famiglia era fuori.


Così, sola soletta, mi sono scaldata due-polpette-due con contorno di avanzi di natale e dopo aver cenato mi sono rilassata per dieci minuti e poco dopo sono uscita con delle mie amiche e ho incrociato mia mamma sulla porta.


Acheoratorniecceccblablabla


Dovevo andare a piedi fino a case di una mia amica da dove avrei preso l’autobus per andare in centro (l’unico luogo che pullula di vita raggiungibile da noi non-patentate).


Sono quasi arrivata alla mia meta quando il cellulare suona.


Rispondo (è la mamma).


 



Ma non ti vergogni a uscire e lasciare la casa in questo stato?


Che ho fatto?Oddio che ho fatto?


NON HAI SPARECCHIATO LA TAVOLA


[Oddio, tragedia!] Va bena mamma, scusa, lascia così com’è che quando torno faccio io.


Brava, adesso viene su tuo padre e si incazza. Non so più cosa fare con te, sei sempre fuori.


Sì, mamma.


E tu stasera torni alle undici


[che bello! seratona stasera!] Non posso mamma, torno con le altre.


Torni alle undici


[Tanto tu dormi e non ti accorgi dell’ora] Dipende dagli autobus.


Torni alle undici


Ma non ci riesco


E allora torni adesso


[Fantastico…] Sì, mamma


E domani non esci.


Ho già appuntamento con Matteo e devo andare a vedere la mostra di Kandinsky se no poi non sono più validi i biglietti omaggio che mi hai dato.


No


[Ah no, adesso decidi te quando mi scadono i biglietti, c’è scritto sopra che sono validi fino al 31 dicembre.] Va be’ ciao.


Metto giù.


Dopo trenta secondi richiama.


Allora hai capito?


Sì, mamma


 



E comunque lo prendo l’autobus alle 23.11, mi faccio da sola la strada dalla fermata a casa, incontrerò un pazzo, mi ucciderà e mi avrai sulla coscienza.


 


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