I miei anni del liceo tutti in una volta.
Scritto da verdeanita il aprile 12th, 2009 | 1 comment

. Sai che quando mi hai mandato quel messaggio con scritto che ti avevo ferito ma che forse non l’avevo fatto apposta mi veniva da risponderti: “No, era proprio quella la mia intenzione.”
In tono sarcastico, ovviamente. Dico, ti pare che ti dico delle cose così violente e crude apposta per ferirti? Te le dico perché le penso e perché voglio che tu sappia che le penso.
Non lo sai ma mi hai mandato anche te un messaggio pesante, oramai ieri, a ora di pranzo o poco prima.
Diceva che, sai, ora ti capisco quando mi dicevi del tuo equilibrio dopo il liceo. E mi veniva da risponderti: “Sì, quello che non ti dicevo era che bastava così poco a frantumarlo”.
Così, tutto mi è parso così fragile. Così, dentro una bolla di sapone, come forse sono stati questi ultimi tre anni. Scoppiati. Scoppiati.
Ti ricordi quando uno dei miei più cari amici stava per partire – nel senso di partire – e io ti dissi: “Vorrei tanto regalargli quest’album perché mi ricorda la sensazione che ho provato quando per la prima volta mi sono sentita a casa a Bologna. Ma forse non sentirebbe la stessa sensazione di sentirsi a casa in una città nuova e allora probabilmente non ha senso.”
Ora, con un po’ di sano egoismo, quell’album lo terrei tutto per me. Perché vorrei riassaporare il gusto di sentirmi a casa a Bologna perché sai. Era una bolla. Scoppiata. Scoppiata.
Sai, questo sarebbe il momento adatto se mi dicessero: vai a Berlino!
. I miei rullini, ultimamente, vanno tutti a puttane. I miei rullini scaduti.
Il primo no, quello è andato bene. Il secondo è venuto tutto buio. Il terzo ci ho messo tre ore a caricarlo. Non so neanche perché. Avevo bevuto pochissimo. E sopra c’erano foto importanti. Le foto con la neve a Verona e le foto con la casa di Melanie a Bruxelles che era fighissima. Insomma, mi si è aperto il dorso della Holga e tutto ha preso luce, ovviamente. Zac, un attimo e tutto quello che c’era sopra è scomprarso. Incredibile, no?
. Controllo il sito di Ferrara sotto le stelle come una volta controllavo il sito degli Yo La Tengo.
Figurati se me la perdo una sera a Ferrara sotto le stelle.
Finora non ci sono i concerti della vita, ma così, per tradizione.
La sera più interessante, per ora, è quella del 21 luglio.
Così andremo a Ferrara e io ti porterò da Zuni a mangiare pollo al curry.
Sai, a me il pollo al curry ricorda Zuni verso la mezzanotte e mezza l’una di mattina, quando avevo perso il treno e avevo una fame incredibile e da Zuni ho trovato pollo al curry, appunto.
Sai, Zuni alla fine è un posto come un altro. Un posto come un altro dove ho preso le miei decisioni sentimentali più importanti. Forse mentre per la prima volta mi ubriacavo di birra e da sola tornavo barcollando verso la stazione e quando entravo nella mia stanza alle quattro del mattino la mia compagna di stanza che non era un’ameba ma una persona vera si svegliava e mi chiedeva ma dove sei stata. E io dicevo “Ferrara” e lei sapeva che la mattina dopo avrei avuto una quantità incredibile di cose da raccontarle.
Così. Ti porto da Zuni e poi te mi porti a vedere quelli là che a me non piacciono ma a te sì.
Tanto a me basta Ferrara per star bene. E mi piace chiudere i cerchi.
[Signori, io qui ci riprovo. Ho deciso che era colpa dei social network invadenti se non riuscivo a scrivere. E poi ho capito che qui mi piace rileggere le cose sconnesse a distanza di un anno un anno e mezzo. E anche questo periodo ha diritto ad essere ricordato. Anche se un po’ triste continuo ad esserlo.]

"Sì, ero così triste che  mi sono imposto di fare un nastrone allegro. Pensa che nel lato B ci sono solo canzoni con le trombette!"

<3

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